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Stop alle sanzioni. Dopo dieci anni di guerra, la Siria è ora sotto la “bomba” della povertà.

Caritas Internationalis fa luce il 23 Marzo 2021 in una conferenza a circuito chiuso sulla situazione in Siria in vista della quinta conferenza dei donatori dell’Unione europea “Chiesa e Caritas“ per sollecitare la comunità internazionale ad agire.

Il Segretario generale della Caritas Internationalis Aloysius John si unisce alla Chiesa siriana chiedendo di revocare le sanzioni, introdotte all’inizio della guerra per aumentare l’accesso ai servizi sanitaria, compresi i vaccini COVID-19; assicurare il sostegno alla ONG (Organizzazioni Non Governative riconosciute dall’UE) e alle organizzazioni religiose in particolare.

Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, ha sottolineato la gravità della situazione siriana: “È vero che bombe e razzi non cadono su varie regioni della Siria da alcuni mesi, ma la terribile “bomba” della povertà e fame è già esplosa nel paese“.E ha riconosciuto l’assistenza in corso da parte della comunità umanitaria internazionale, in particolare la Caritas Siria, “il cui compito dovrebbe essere quello di colonna portante della missione umanitaria della Chiesa cattolica”.

In realtà la confederazione siriana della Caritas ha aiutato dall’inizio della guerra un milione di persone l’anno. “Aiuti, che includono cibo, istruzione, riparazione di case distrutte, supporto psicologico e sanitario, progetti di acqua potabile e igienico-sanitari”

Il direttore di Caritas Siria, Riad Sargi, ha lanciato un appello alla comunità internazionale “per l’abolizione delle severe sanzioni contro la Siria, “che hanno influenzato negativamente la vita di tutta la popolazione, colpendo i più vulnerabili per cui i contenitori della spazzatura sono diventati una fonte di cibo per i più poveri.

I siriani, ha concluso, “hanno pagato un altissimo prezzo a causa della guerra in termini di uccisioni, sfollamenti interni e rifugiati”.

Il Cardinale Jean-Abdo Arbach, arcivescovo Melchita e presidente di Caritas Siria, ha lanciato un appello: “Vogliamo la pace e dialogo, chiediamo al governo siriano di cooperare con l’opposizione per ripristinare la dignità dopo 10 anni di guerra”.

Dal lungo processo di disumanizzazione emergono altri dati drammatici: Il 60% dei bambini siriani ha urgente bisogno d’istruzione, cibo e riscaldamento e 2,4 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione scolastica. Uno degli obiettivi principali di Caritas Internationalis è investire nell’istruzione per le migliaia di bambini siriani la cui scolarizzazione è stata interrotta per diversi anni a causa della guerra.

Ahmad BAKIE | scrittore siriano che vive in Italia